A Deliceto (FG) Martedì 20 settembre 2022 alle ore 18.00, presso la Chiesa Sant’Anna e Morti, l’ArcheoClub D’ITALIA con le sue sezioni territoriali di Deliceto, Bovino, Siponto-Monte Sant’Angelo- Manfredonia organizzano un’evento in cui saranno trattati due argomenti interessanti:
– Le argille ai tempi dei Dauni.
– Le origini dei Dauni.
Interverrà la Presidente dell’Archeoclub di Siponto-Monte Sant’Angelo-Manfredonia e collaboratrice dell’Associazione Daunia TuR A.P.S. Angela Quitadamo.
L’ingresso sarà libero per chi volesse partecipare ed intervenire.
Le scoperte archeologiche e gli studi dell’ultimo ventennio hanno consentito un grande progresso nella conoscenza delle ceramiche indigene della Puglia, di stile geometrico e, in particolare, di quelle della Daunia.
Dal Geometrico «Iapigio», che ha la sua principale area di produzione nel Salento, si distacca, tra IX e VIII sec. a.C., uno stile nuovo e completamente autonomo, che caratterizzerà le ceramiche della Puglia settentrionale.
La comparsa di una ceramica identificabile con certezza come «daunia» e perciò ben distinta da quelle delle regioni contigue, non si può porre prima dell’inizio dell’VIII sec. a.C. Il Geometrico Protodaunio, che occupa tutto quel secolo, è contraddistinto da vasi di argilla raffinata, di colore nocciola o crema, modellati a mano o alla ruota lenta e levigati, in superficie, con argilla liquida.
Il rifiuto dell’uso del tornio nella modellazione dei vasi d. persiste per tutta la durata della produzione di questa classe, cioè sino alla fine del IV sec. a.C. Sono torniti, invece, i vasi decorati «a fasce» di origine greco-coloniale, che verranno prima importati e poi fabbricati in quantità massicce anche in Daunia, negli ultimi decenni del V e soprattutto nel IV sec. a.C.
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DAUNI, Vasi in “Enciclopedia dell’ Arte Antica” – Treccani – Treccani